Eccolo là il nostro frullatore. Dopo averlo scelto con cura ed utilizzato a più non posso adesso è lì, sul nostro piano da cucina, inerme: si è guastato! E adesso, che si fa? Lo buttiamo via o proviamo a ripararlo insieme? Proviamo con la seconda, magari ci risparmiamo la spesa di un nuovo acquisto!
Riparare il frullatore guasto: capire il problema è il primo passo
Imparare a capire qual’è la causa del malfunzionamento frullatore è il primo passo per comprendere il grado di assistenza necessario alla sua riparazione. I guasti possono essere diversi, più o meno gravi, a seconda dei casi:
- Blackout. Fine di ogni attività. Anche inserendo la presa nella spina di corrente, il frullatore sembra non dare segni di vita.
- Rumori strani durante la lavorazione. Potrebbe indicare il mal posizionamento delle lame o del bicchiere: non tutti sono dotati della funzione di blocco.
- Non frulla. La miscelazione non si avvia o la frammentazione degli alimenti non avviene.
- La velocità non cambia. L’interruttore della velocità sembra non rispondere ai comandi.
Ognuna di queste cause richiede un intervento preciso e comporta un’abilità maggiore o minore sulla base del tipo di intervento da effettuare.
Diciamo subito che, chi non se la sente è esonerato da ogni azione di intervento personale e fa benissimo a rivolgersi a chi di competenza. Per i più impavidi, invece, questa guida potrebbe essere d’aiuto.
Frullatore: ogni guasto ha una soluzione
Ogni intervento da effettuare sul frullatore, dipende dal tipo di guasto che si è generato. Vediamo i malfunzionamenti principali e i semplici interventi da eseguire per provare a riparare in autonomia il nostro elettrodomestico.
Blackout. Partiamo dall’ipotesi peggiore: il frullatore non dà segni di vita. In questo caso è bene valutare se l’azionamento della macchina produce qualche rumore oppure no. Se la risposta è affermativa, è possibile che le lame non si attivino per via dell’azionamento del blocco interno. In questo caso, rimuovete il bicchiere e cercate il pulsante di blocco posizionato, generalmente, sulla base della macchina. Procuratevi una matita ed esercitate una pressione lunga sul pulsante. Se dopo questa operazione il frullatore non si avvia, allora il guasto risiede molto probabilmente nel motore. In questo caso bisogna sostituirlo. Nei casi più fortunati, basta cambiare il piccolo fusibile che si trova all’interno. Spesso con le alterazioni di corrente, i fusibili si bruciano. Verificate che in casa vostra non ci siano dispersioni di corrente: sono dannose per tutti i dispositivi elettrici, non soltanto per il frullatore.
Mancato azionamento delle lame. Se il frullatore si avvia ma le lame non girano è necessario sganciarle, quando possibile, dall’apparecchio. Fate bene attenzione ad indossare guanti protettivi oppure a dotarvi di un panno morbido imbottito, per evitare di tagliarvi le mani. Verificate che l’innesto sia integro e non abbia ruggine o altre malformazioni. In questo caso è possibile che basti sostituire le lame: per farlo basta sollevarle dalla base, oppure svitarle dall’aggancio laterale. Talvolta, le lame richiedono semplicemente l’affilatura che va eseguita con appositi macchinari.
La velocità non è selettabile. Se non potete selezionare le diverse velocità significa che il tasto ha smesso di funzionare. In questo caso è necessario smontare la macchina e verificare che le condutture del blocco di velocità siano collegate correttamente, in caso contrario bisogna saldarle. In verità, si tratta di una operazione di tipica assistenza tecnica che richiede delle conoscenze ingegneristiche di base.
Come avrete potuto notare, le riparazioni del frullatore possono essere più o meno semplici a seconda dei casi. Se ad esempio, il bicchiere risulta lesionato sulla superficie basta acquistare il pezzo di ricambio e sostituirlo. Stessa cosa vale per il coperchio. Più complesso diventa riparare le parti interne.
Una nota importante: se il vostro prodotto è in garanzia, evitate di provare a ripararlo da soli perché perdereste il diritto all’assistenza tecnica gratuita. Vi ricordiamo che, per legge, il periodo di copertura è di 24 mesi dall’acquisto. A tal fine, conservate sempre lo scontrino.