Quando si decide di approcciarsi all’acquisto di un blender, di certo non ci si informa sulla tipologia del motore, o almeno, non si sa nemmeno come informarsi a riguardo.
Eppure, però, è un dato importante che influenza le prestazioni dei nostri frullatori.
La prima cosa che c’è da sapere, è che ci sono due tipologie di motore: quello CC e quello AC.
La seconda, è che i watt non sono tutto.
Tipologia in base alle esigenze
Sta tutta qui la differenza: tutto dipende dall’utilizzo che se ne deve fare di un frullatore. I blender commerciali, da un lato, che montano e prediligono un motore di tipo CC, e i blender professionali che devono per forza adottare un motore di tipo AC.
Motore CC
Questo perché i frullatori commerciali, d’uso comune, detti anche entry level, sono a corrente continua, cioè tipologie che necessitano di un utilizzo attento per evitare di raggiungere il surriscaldamento.
Questi motori, infatti, hanno il limite di essere suscettibili a questo problema specifico, ed è per questo motivo dovrebbero essere usati a intermittenza. Lavori brevi di massimo 1 minuto, intervallati da pause frequenti per attivare il raffreddamento.
Qualche volta, però, può capitare che non avvenga lo spegnimento automatico e, in quei casi, per capire che il motore si sta surriscaldando, è facile avvertire un cattivo odore di fili di plastica bruciati.
Motore AC
Contrariamente, i motori a corrente alternata, sono quelli che vengono scelti per un uso più intenso e più professionale. Sono i blender che si trovano nei bar o nei ristoranti, quelli che devono supportare lavorazioni lunghe anche diversi minuti, senza, però, incorrere in surriscaldamento.
Questi frullatori, tra l’altro, sono creati in modo tale da non avere neanche bisogno di assorbire chissà quale potenza, sempre mantenendo le proprie prestazioni elevate.
In sintesi, quindi:
- Motore CC: frullatore a corrente continua, per uso commerciale, con necessarie riprese di lavoro brevi e un alto assorbimento di potenza per prestazioni superiori.
- Motore AC: frullatore a corrente alternata, per uso professionale, con possibilità di avere lunghe riprese di lavoro, basso assorbimento di potenza mantenendo prestazioni elevate.
Tipologia di motore e potenza assorbita. Quanto deve essere potente un frullatore?
Iniziamo col dire che, quando si parla di Watt, si intende la potenza del motore, nonché la quantità di energia che si preleva dalla rete elettrica quando il dispositivo è in funzione.
Viene facile da pensare che a maggior numero di watt assorbiti corrispondono maggiori livelli di prestazioni, per quanto riguarda la velocità delle lame e la facile tritatura degli ingredienti più duri, ma non è così.
Anche in questo caso bisogna fare una distinzione tenendo conto di questi due nuovi concetti che stiamo imparando a conoscere. Bisogna fare un ulteriore confronto tra motori a corrente continua e quelli a corrente alternata.
La potenza tipo per un motore CC
Paradossalmente, i motori che sono più predisposti ad assorbire maggiore energia sono quelli a corrente continua.
Quelli commerciali che, per arrivare ad elevate prestazioni del motore, ricorrono ad un maggiore consumo di energia che normalmente non raggiungerebbero.
A prestazioni migliori corrisponde un maggior wattaggio e un dispendio energetico più alto.
Ad esempio
Un frullatore che assorbe 1200 Watt sarà in grado di ridurre chicchi, arachidi e nocciole in polvere.
I modelli, invece, che arrivano e assorbono intorno ai 400-500 Watt, frullano bene gli ingredienti morbidi e cotti, ma hanno difficoltà con gli alimenti duri.
La potenza tipo per un motore AC
Un discorso che ci si aspetterebbe da un frullatore professionale, questo, a causa delle sue continue prestazioni elevate: a maggior sforzo corrisponde un maggior dispendio energetico. Invece no.
Al contrario, i motori che vanno a corrente alternata, essendo meno soggetti al surriscaldamento, sono concepiti per non aver alcuna necessità di assorbire una potenza elevata per la lavorazione degli alimenti duri.
Anzi, i blender a motore AC, sono performanti anche senza il bisogno di raggiungere watt alti. A prestazioni migliori corrisponde un minor wattaggio e, di conseguenza, un dispendio energetico più basso.
Ad esempio
Basteranno solamente 800 Watt di un frullatore professionale per triturare e frullare gli stessi ingredienti che un frullatore commerciale avrebbe frullato solamente in possesso di una potenza superiore.
Quindi: a parità di consumo, un motore AC consuma meno.
Lo affronterete sapendo che, non basterà fondare le proprie scelte solo in base alla potenza assorbita, perché non solo da questa dipenderà la prestazione del frullatore. Bisognerà sempre fare il paragone anche considerando il tipo di motore.
Come scegliere
Ricollegandosi al discorso iniziale, quindi, adesso si ha una panoramica più approfondita sull’argomento e si è pronti per un acquisto consapevole tenendo conto di alcuni piccoli dettagli.
- Nella scelta bisogna tener conto delle intenzioni: si deve capire se si ha intenzione di usare il frullatore in maniera sporadica o intensamente.
- Altro punto da considerare è anche la tipologia di alimenti che si vogliono frullare, se morbidi o duri.
E allora perché non scegliere da subito un blender con motore AC, da cui si ottiene una migliore prestazione a basso consumo?
Perché questo tipo di acquisto comporta una spesa iniziale maggiore. Quindi, per decidere o meno di affrontare una spesa simile, bisognerebbe effettuare un’analisi delle vostre previsioni di budget – utilizzo.
Solamente dopo aver chiarito questo punto, si decide se per un frullatore si è disposti a spendere anche un po’ di più, o di restare in fascia media e accontentarsi di un frullatore classico, con motore a corrente continua, ma pur sempre di tutto rispetto.