Migliori frullatori nel 2024
È praticamente nelle case di ognuno di noi, grazie alla praticità e versatilità che lo contraddistinguono: il frullatore è infatti di dimensioni tutto sommato contenute – tali da ridurre i problemi di ingombro in cucina – e consente di preparare non solo frullati, ma anche passati di verdura, minestre, smoothie da gustare con gli amici, oppure salse e condimenti, omogeneizzati e ghiaccio tritato. Sono tanti infatti i modelli disponibili in commercio, ed alcuni, multifunzione, si rivelano una grande risorsa, prestandosi alle più svariate ricette. Ricette che incontrano l’apprezzamento anche di coloro i quali seguono un particolare tipo di alimentazione o una dieta detox, o, ancora, sono soliti fare una colazione proteica. Utilizzato soprattutto durante la stagione estiva, ma non “snobbato” durante quella invernale – proprio alla luce delle tante preparazioni offerte – il frullatore risulta un acquisto “intelligente”, di estrema comodità in più di un’occasione.
Come scegliere il migliore frullatore
Ha un costo ed un ingombro generalmente non eccessivi, è versatile, pratico e dalla semplice manutenzione: sono tanti i vantaggi di un frullatore. Ma come acquistare il “migliore”? Come effettuare la scelta ottimale? Il punto di partenza è costituito dalle proprie esigenze, diverse da individuo a individuo e dunque variabili: chi ad esempio intende adoperarlo solo per preparare frullati di frutta e di verdura, si orienterà certamente verso un modello “basico” ed essenziale, dai pochi optional, mentre chi al contrario desidera servirsene per realizzare anche zuppe, minestre o omogeneizzati, rivolgerà il proprio interesse verso un apparecchio dalle maggiori potenzialità e dal conseguente maggiore costo. Così come chi possiede un’attività commerciale finalizzerà la ricerca verso un prodotto professionale, longevo e facile da pulire, prodotto che – nelle versioni più elaborate – può arrivare sino a 16 velocità di rotazione, sfruttate in base alla tipologia di alimento da lavorare. Come si vede, quindi, le necessità sono tante e variegate, e per ciascuna di esse il mercato – con la sua grande offerta – “risponde” con un ben preciso modello, tale da rendere il proprio l’acquisto “giusto”. E da consentire a ciascun utente di trarre il massimo beneficio dall’elettrodomestico che porterà a casa.
Prima di dedicarci – di qui a breve – ai parametri di riferimento da osservare in sede di acquisto, è opportuno premettere che in questa sede ci occuperemo del frullatore con vaso (o caraffa), tralasciando quello ad immersione, di cui forniamo solo qualche dettaglio ai fini di una maggiore completezza e chiarezza espositiva.
Migliori frullatori con vaso
Privo di vaso – per cui sarà da acquistare separatamente se non se ne possiede uno in casa – e di coperchio, detto frullatore ad immersione vede i suoi elementi distintivi in un gambo con alla base il motore, e in un pulsante sul manico per poterlo azionare in maniera comoda. Leggero e dunque maneggevole, attraverso le sue lame rotanti e taglienti questo piccolo elettrodomestico frulla, sminuzza, trita o amalgama gli alimenti direttamente nel recipiente in cui essi sono preparati. Chiamato anche minipimer, rappresenta uno dei strumenti più versatili in cucina, capace di preparare una gran varietà di ricette, come zuppe, vellutate o pappe per bambini, rivelandosi l’ideale per chi dispone di poco tempo da dedicare ai fornelli.
Esempi di frullatore a immersione
Fatta questa premessa, è giunto il momento di evidenziare a cosa prestare attenzione per scegliere il frullatore più rispondente alle proprie esigenze, quello che non lasci delusi o insoddisfatti: la tipologia di motore e le caratteristiche della caraffa, ad esempio, così come i materiali e il design. Illustriamo questi ed altri criteri-base qui di seguito.
Tipologia di motore
Quello del motore è il primo fattore da considerare in sede di acquisto, poiché “incide” – insieme alla potenza, a cui rimandiamo al prossimo paragrafo – sulla capacità del frullatore e sulle prestazioni che esso può offrire. In particolare, proprio dei modelli commerciali è il motore di tipo CC, cioè a corrente continua, che richiede un’attenzione in più perché soggetto a surriscaldamento: va infatti adoperato ad intermittenza, e necessita di una pausa di raffreddamento ogni 3-4 riprese di attività lavorativa. Gli apparecchi professionali, al contrario, sono caratterizzati da un motore di tipo AC, ossia a corrente alternata, in grado di far fronte ad utilizzi lunghi ed intensi senza il rischio di surriscaldarsi.
Potenza
Da intendersi come quantità di energia, in Watt, che il motore preleva dalla rete elettrica durante il funzionamento, la potenza è un parametro di rilievo poiché determina le azioni che il frullatore potrà fare e gli alimenti che esso riuscirà a triturare. Un modello di wattaggio più basso (circa 400-500 W), ad esempio, frullerà bene frutta e verdura, ma riscontrerà qualche problema con i cibi più duri, mentre uno di wattaggio superiore (da 700 a 1200 W) sarà indicato per ridurre in pasta arachidi e nocciole. La scelta, come sempre, dipende da quelle che sono le proprie esigenze: il suggerimento, comunque, è quello di non optare per un prodotto dalla potenza eccessivamente limitata, perché potrebbe surriscaldarsi o addirittura bloccarsi. Al tempo stesso non va dimenticata la differenza tra motore a corrente continua e motore a corrente alternata, il quale ultimo, meno soggetto al riscaldamento, necessita di una minore potenza assorbita per lavorare anche alimenti di maggiore durezza: ecco perché è opportuno, ai fini della propria scelta, considerare insieme potenza assorbita e tipo di motore del frullatore al quale si è interessati.
Migliori frullatori per potenza di lavoro
Dimensioni e capacità della caraffa
Dimensione e capacità della caraffa sono due parametri strettamente connessi alle proprie necessità, la prima perché relativa allo spazio di cui si dispone in cucina, la seconda perché “integrante” l’utilizzo che dell’elettrodomestico si andrà a fare. Così, concentrandoci su questo secondo aspetto (inteso come la capienza, in millimetri, del contenitore in dotazione), un frullatore da 1 litro o anche meno rappresenterà la scelta migliore per chi vive da solo, laddove invece un nucleo familiare numeroso opterà per un apparecchio con capacità da 2-2,5 litri (o pure di più), risparmiando in tal modo tempo ed energia nella preparazione, ad esempio, di squisiti frullati a colazione o di gustose zuppe a cena. Indipendentemente dalla capienza verso la quale ci si orienterà, va sottolineato che la caraffa può essere in plastica resistente oppure in vetro temprato, materiali, questi, entrambi con pregi e difetti. La prima è leggera e pratica da maneggiare, ma tende a rigarsi, mentre il vetro, pur conservando il liquido in maniera migliore, è tuttavia più pesante. Sia in plastica che in vetro, cosa importante è che la predetta caraffa sia graduata, così da permettere di dosare con estrema precisione la quantità di ingredienti che si desidera. Così come è importante che essa sia fornita di un manico e di un beccuccio per versare; un tappo con foratura centrale estraibile, poi, costituisce un utile quid plus per introdurre altri ingredienti o più liquidi.
Esempi di frullatori in vetro
Esempi di frullatori in plastica
Caratteristiche delle lame
Sono in acciaio inossidabile, materiale robusto che consentirà di sminuzzare ingredienti solidi come ad esempio il ghiaccio, e molto affilate. In particolare, il numero delle lame – differente a seconda del singolo frullatore – fa la differenza, andando ad incidere sull’efficacia del frullatore stesso: un maggior numero, infatti, equivale ad una maggiore superficie di contatto con gli alimenti da lavorare. Quasi ogni elettrodomestico di questa tipologia in commercio prevede un blocco a quattro lame, ma non è infrequente trovarne a sei lame, specie nei prodotti di fascia alta e di prestazioni più elevate.
Sempre in riferimento all’efficacia del dispositivo in oggetto, è da sottolineare che lame dalla diversa inclinazione assicurano la raggiungibilità degli ingredienti in un’area di maggiori dimensioni, così come lame lisce che si alternano alle seghettate e a quelle “a martello” fanno sì che i predetti ingredienti siano “attaccati” nel migliore dei modi.
Una nota, infine, va alla presenza di lame estraibili – possibilità prevista da determinati frullatori – che renderanno la pulizia dell’apparecchio più semplice e veloce: da questo punto di vista, se non si desidera (o non si può) dedicare troppo tempo alla pulizia stessa, è opportuno, prima i procedere all’acquisto, accertarsi che il modello al quale si è interessati sia fornito di elementi removibili.
In particolare: la velocità
Tra le caratteristiche delle lame, un aspetto importante da considerare riguarda la tipologia e la misura del controllo esercitabile sulla velocità a cui esse girano. I modelli-base, dalla potenza minore, contemplano la maggior parte delle volte una singola velocità di attivazione, da azionare continuativamente o a impulsi tenendo premuto un tasto o girando una manopola; quelli di fascia medio-bassa, invece, consentono la scelta tra due velocità, con attivazione fissa o a impulsi, mentre quelli di fascia alta possono avere anche un selettore a 10 velocità (o anche di più). I più avanzati, in particolare, si caratterizzano per la presenza di una manopola di regolazione della velocità del tutto libera e svincolata da scatti di potenza prestabiliti, una possibilità, questa, che consente di trovare il giusto equilibrio per lavorare gli alimenti più delicati nella maniera migliore.
La scelta, tra le diverse opzioni relative ai diversi modelli di frullatore, è strettamente personale e dipendente dalle proprie esigenze: a titolo esemplificativo, per frullare solo frutta fresca per la preparazione di frullati, basterà un solo livello di potenza, laddove invece un numero maggiore di preparazioni renderà preferibile potersi servire di diverse velocità.
Migliori frullatori più veloci
Materiali e design
Quello dei materiali è un aspetto già affrontato a proposito della caraffa del frullatore, disponibile sia in plastica che in vetro. Ci limitiamo ora ad aggiungere, per quanto riguarda la plastica, la necessità della dicitura “BPA free”: in caso contrario, infatti, a contatto con alimenti caldi, come ad esempio le zuppe, essa potrebbe rilasciare bisfenolo-A, sostanza potenzialmente dannosa. Diversamente il vetro garantisce la massima sicurezza a contatto con qualunque alimento.
Per quanto concerne invece il design, pur non costituendo esso un fattore determinante ai fini della propria scelta, risponde senza dubbio a quello che è il proprio gusto personale, se si considera, tra l’altro, che talora si desidera lasciare l’elettrodomestico in mostra e quindi abbinarlo all’arredamento della cucina.
Funzioni e programmi
Un altro importante parametro da valutare in sede di acquisto concerne le funzioni e i programmi di cui è fornito un frullatore, parametro, questo, relativo sostanzialmente ai prodotti di fascia medio-alta e alta, caratterizzati da maggiore complessità e versatilità. Elenchiamo qui di seguito le funzioni ed i programmi generalmente disponibili.
- Funzione interlock. Presente in quasi tutti gli apparecchi, blocca l’avvio del motore qualora il recipiente o il coperchio non fossero stati inseriti correttamente. Di grande utilità, scongiura il rischio di possibili incidenti domestici.
- Funzione tritaghiaccio. Funzione che aziona il frullatore alla velocità e agli intervalli ottimali per ridurre il ghiaccio in granella, allo scopo di preparare cocktail e granite.
- Programma frullati. Programma attivante l’apparecchio alla velocità e agli intervalli necessari per la realizzazione di un frullato uniforme nella sua consistenza.
- Programma pulizia. Relativo al lavaggio di caraffa e lame, richiede acqua e detersivo.
Esempi di frullatori con funzione tritaghiaccio
Praticità di utilizzo
La praticità di utilizzo è integrata da tutti quei dettagli che possono “migliorare” il frullatore, conferendo comodità e praticità all’utilizzo stesso. Ci si riferisce, innanzitutto, alla presenza di piedini antiscivolo del corpo motore, che permettono una maggiore aderenza alla superficie di lavoro e dunque una maggiore stabilità. Attenzione però, perché è importante verificare, al riguardo, quale sia il numero di detti piedini e quale sia la presa della gomma morbida sulla superficie di lavoro stessa: alcuni elettrodomestici di questa tipologia si caratterizzano infatti per piccole ventose dalla grande efficienza, altri, invece, presentano solo i tradizionali piedini gommati.
Un altro aspetto rientrante nel parametro in esame è dato dal vano avvolgicavo integrato nel corpo motore, che consente di arrotolare il cavo in ordine evitando inutili ingombri sul piano della cucina. E dall’ugello eventualmente presente sul coperchio del frullatore, grazie a cui è possibile aggiungere altri ingredienti durante la lavorazione. Una nota va poi alla pulsantiera, ed in merito si sottolinea la maggiore praticità nonché semplicità di utilizzo di tasti e manopole fornite di rivestimento antiscivolo, rispetto a quelli in plastica liscia. La praticità di utilizzo, infine, è rappresentata anche dalla facilità delle operazioni di pulizia e manutenzione (come ad esempio la possibilità di lavare la caraffa in lavastoviglie), aspetto, questo, che sarà affrontato nel prossimo paragrafo.
Pulizia e manutenzione
Come ogni piccolo elettrodomestico, anche il frullatore necessita di un’adeguata pulizia, da effettuarsi dopo ogni utilizzo onde evitare incrostazioni di cibo e dunque maggiori difficoltà nella pulizia stessa. Una pulizia che – è il caso di sottolinearlo – va fatta solo ad apparecchio scollegato, e prestando particolare attenzione alle lame, affilate e taglienti.
Ecco dunque come procedere. Dopo aver adoperato l’apparecchio e svuotata la caraffa, inserirvi all’interno acqua e qualche goccia di sapone per i piatti; azionare poi il frullatore ad una bassa velocità, così che sia “raggiunta” ogni parte della caraffa, e procedere al risciacquo manuale della caraffa stessa o adoperare la lavastoviglie. Un piccolo accorgimento se la caraffa è di plastica, materiale tendente ad assorbire colori e odori: acqua, qualche goccia di sapone liquido e mezzo limone, faranno fronte a questi spiacevoli “inconvenienti”. Particolare cautela – come or ora anticipato – è da riservare alle lame, che andranno trattate con una spugnetta preferibilmente spessa, oppure con uno spazzolino, in presenza di eventuali incrostazioni. Un panno asciutto, infine, andrà adoperato per la base, ove è collocato il motore, che non deve mai entrare in contatto con l’acqua.
Va da sé – nell’ambito del discorso dedicato alla pulizia del frullatore – che elementi smontabili renderanno le relative operazioni più agevoli e pratiche; così come è “scontato” che prima di procedere ad un eventuale lavaggio in lavastoviglie bisognerà verificarne la possibilità attenendosi a quanto riportato nel libretto di istruzioni.
Modalità d’uso e tipologie di preparazioni
Davvero semplice ed intuitivo è l’utilizzo del dispositivo in esame: appositi pulsanti consentono infatti l’accensione e lo spegnimento, così come “determinano” la velocità di rotazione delle lame. Ma cosa ci si può preparare, nello specifico? Siamo in presenza di un elettrodomestico che se ben sfruttato può rivelarsi una risorsa in cucina, rendendo possibile la realizzazione di vere e proprie prelibatezze senza ricorrere a prodotti confezionati. Vediamo dunque, dettagliatamente, le tante opzioni offerte dal frullatore, tenendo presente che esso non è capace di cuocere, ma potrà, piuttosto, creare preparazioni di base da abbinare poi ad altri alimenti.
- Frullati. È il primo utilizzo a cui si pensa, dal nome stesso dell’apparecchio. Di frutta o di verdura, ce ne è per tutti i gusti: il suggerimento è quello di affidarsi alla sperimentazione preparando frullati molto nutritivi ed in grado di saziare.
- Passati e vellutate di verdura. Preparazioni entrambe realizzabili con il frullatore in pochi minuti, sono piatti diversi tra loro. Il passato prevede infatti che le verdure siano leggermente bollite in acqua, mentre la vellutata richiede che le verdure crude siano soffritte e poi cotte a fuoco lento; una volta cotte sarà poi possibile frullarle, aggiungendo una noce di burro e formaggio a piacere.
- Frappè. Irrinunciabile durante la stagione estiva, per un piacevole e rilassante break, vede il gelato o il ghiaccio tritato accanto al latte (previsto per il frullato). Lo si completa spesso con biscotti, frutta secca in granella o meringhe.
- Omogeneizzati. Indicati soprattutto per i bambini, ma apprezzati anche dalle persone anziane, possono essere preparati con il frullatore in gran quantità e poi congelati.
- Salse e pesti. La salsa ed il pesto che più si preferisce saranno realizzati rapidamente con l’apparecchio in oggetto, venendo così incontro alle diverse esigenze del nucleo familiare: la prima può essere sia a base di ingredienti caldi che freddi, il secondo si prepara solitamente con verdure o erbe crude.
- Bibite alcoliche ed analcoliche. Costituiscono una delle preparazioni più comuni, per bevande sia a base di ingredienti freschi che di succhi, distillati o sciroppi: basta solo attenersi scrupolosamente alle proporzioni degli ingredienti. In particolare, per quanto concerne i cocktail alcolici, la scelta è davvero ampia, consentendo, oltre alle preparazioni “classiche”, come il margarita ad esempio, nuove ricette con la frutta fresca; per quanto riguarda invece le bibite analcoliche, con frutta e verdura sarà possibile realizzare sia frullati (con l’aggiunta di latte ed eventualmente di zucchero), che frappè (con l’aggiunta di gelato), che smoothie (con l’aggiunta di cubetti o granella di ghiaccio).
Frullatore e centrifuga: quali sono le differenze?
Prima di ultimare la nostra trattazione, illustrando i costi del frullatore e le marche verso cui veicolare la propria scelta, vale la pena sottolineare le differenze esistenti tra il dispositivo in esame e la centrifuga, apparecchio, quest’ultimo, che pur essendo anch’esso utilizzato per la preparazione di bevande a base di frutta e di verdura, presenta caratteristiche e funzionamento diversi.
Premesso che – come sappiamo – sia la centrifuga che il frullatore sono dotati di lame, le differenze con quest’ultimo riguardano innanzitutto il fatto che la prima presenta un filtro separante il succo dalla polpa, laddove invece il secondo lavora gli alimenti per intero. Ciò vuol dire che con la centrifuga si otterrà un succo molto liquido e senza residui, succo che sarà al contrario più denso e cremoso, nonché più saziante, adoperando il frullatore.
Esempi di centrifughe
Un’altra differenza è data dalla tipologia di ingredienti lavorabili: la centrifuga può essere utilizzata quasi esclusivamente con frutta e verdura dalla consistenza medio-dura, mentre il frullatore, maggiormente versatile, consente di lavorare frutta e verdura morbida o cotta ed erbe aromatiche, così come – in determinati modelli forniti di motore più potente e funzioni integrate – ingredienti molto duri quali chicchi di caffè o ghiaccio.
Tratti differenti si riscontrano anche a livello di struttura e di operazioni di pulizia e manutenzione. La centrifuga si caratterizza per una struttura generalmente più ingombrante e richiede una pulizia di alcuni componenti talora difficoltosa (ci si riferisce al filtro, che necessita di uno spazzolino in setole dure per rimuovere i residui di ingredienti); il frullatore, invece, si sviluppa in altezza, occupando così poco spazio, e si rivela assai più semplice da pulire grazie agli elementi removibili. Entrambi gli apparecchi, infine, sono molto agevoli nell’utilizzo, ma mentre il frullatore può presentare funzioni accessorie (come ad esempio la regolazione della velocità su diversi livelli, o la funzione tritaghiaccio), la centrifuga non contempla in genere particolari programmi dedicati agli alimenti, e consente di regolare la velocità di rotazione solo su due livelli.
Ai fini di una maggiore chiarezza, riassumiamo le differenze intercorrenti tra frullatore e centrifuga con la seguente tabella:
Differenze tra frullatore e centrifuga
Tipologia di prodotto | Caratteristiche principali |
---|---|
Frullatore | - lavorazione degli alimenti per intero - succo più denso e cremoso, e più saziante - maggiore versatilità - ingombro contenuto - maggiore semplicità nelle operazioni di pulizia - possibilità di regolazione della velocità di rotazione su diversi livelli |
Centrifuga | - presenza di un filtro separante il succo dalla polpa - succo più liquido e privo di residui - minore versatilità negli ingredienti lavorabili - struttura più ingombrante - operazioni di pulizia talora difficoltose - possibilità di regolazione della velocità di rotazione solo su due livelli |
Prezzi e marche specializzate
Variabili in base alle specifiche caratteristiche e ai materiali di realizzazione, i prezzi di un frullatore vanno, orientativamente, da 30 Euro circa a 70-80 Euro circa. La scelta, come sempre, è personale, e dipendente da quelle che sono le esigenze del singolo utente: a titolo esemplificativo, se si è interessati alla preparazione di frappè e di zuppe non si avrà bisogno di un apparecchio dalle prestazioni particolarmente elevate, e dunque ci si potrà orientare verso un prodotto di fascia bassa, laddove invece la realizzazione di sorbetti da frutta congelata o di burro d’arachidi farà optare per un prodotto appartenente ad una fascia alta.
E le marche verso cui indirizzarsi per un acquisto ottimale? Senza dubbio nomi come Bosch, Imetec, Black & Decker, Philips, Ariete, Russell Hobbs, sono in grado di offrire buona qualità ed efficacia del servizio assistenza, ma anche altri nomi possono ugualmente essere presi in considerazione per la propria scelta: Duronic, Elettrolux, Aigostar, Aicok sono qualche esempio in merito.
Migliori frullatori delle migliori marche
Migliori frullatori Philips
Migliori frullatori Ariete
Migliori frullatori Imetec
Classifica dei migliori frullatori
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Creativa e fantasiosa, ma anche riflessiva e determinata. Laureata in Giurisprudenza “atipica”, seguo e coltivo i miei sogni e le mie effettive ambizioni, emersi preponderatamente. Appassionata di scrittura e “curiosa” di ogni piccola grande novità tecnologica, fornisco agli utenti utili consigli in merito a prodotti che possono semplificare, migliorandola, la vita di tutti i giorni. Per un aiuto in quella che è la scelta più rispondente alle proprie esigenze.