Nel momento in cui stiamo per scegliere il nostro frullatore dovremmo porci diverse domande per capire quale dispositivo è il più adatto a noi e alle nostre personali esigenze. Esattamente come se stesse comprando una casa oppure un’automobile cercate di immaginarvi nella vita di tutti i giorni poiché questo elettrodomestico vi tornerà utile in cucina più di quanto non pensiate adesso. Le domande che dovrete porvi partono quindi dal principio e riguarderanno la frequenza di utilizzo, lo spazio che avete a disposizione in cucina per poterlo posizionare al meglio, il vostro budget e gli alimenti che saprete essere sicuramente quelli che utilizzerete con maggiore frequenza.
Frullatore multifunzione: marchi, vantaggi e qualità
Molte persone fanno l’errore di pensare che i frullatori siano esclusivamente utili a fare frullati di frutta e verdura oppure dei gelati estivi per i bambini: in realtà i frullatori servono a preparare sia alimenti e pietanze cotte che crude. Naturalmente se state cercando questo genere di frullatore vi servirà un frullatore ricco di risorse che abbia quindi un buon motore e che sia appartenente ad un marchio di produzione particolarmente famoso e garanzia di qualità. Per questo vi suggeriamo di affidarvi a marchi quali la KitchenAid, la Blendtec, la Vitamix, Oster, Sunbeam, Electrolux e Imetec che sono fra i migliori al giorno d’oggi sul mercato e più che altro che molto accessoriati e validi a livello di prestazioni.
Velocità di diverso genere che vanno dal livello minimo al turbo sono fra i requisiti maggiormente richiesti oltre ad un motore particolarmente prestante ed un corpo macchina di bell’aspetto. Le funzionalità come questi aspetti sono molto importanti per considerare il frullatore adatto a lavorare sia i cibi cotti che crudi, per questo si cercano i timer automatici e le programmazioni anticipate proprio per facilitare il lavoro e non rischiare di sbagliare, oltre alle diverse funzioni di misurazione e le impostazioni che oggi giorno fanno del frullatore un elettrodomestico completo ed unico nel suo genere.
Perché un frullatore che vada bene sia i cotti che per i crudi?
Naturalmente abitudini culinarie, esigenze e gusti sono personali, ma a tutti sarà capitato di dover frullare e rendere omogeneo un composto che fosse crudo o cotto non ha avuto alcuna importanza, ma magari non avevamo il frullatore adatto e le lame o il motore non si prestava a quel genere di lavoro. Se state quindi cercando ricette varie, consistenze diverse, benefici di ogni tipo e non volete più mettere in ammollo gli ingredienti oppure farli bollire prima di passarli al frullatore sia perché non avete tempo sia perché volete gustarvi ogni benefico vantaggio dell’alimentazione ricca di benefici legati al crudo, allora dovrete cercare il frullatore che lavora sia i cotti che i crudi.
Vi daremo di seguito alcuni consigli per fare la scelta migliore. Per prima cosa però è bene sapere che il miglior frullatore per cibi cotti e crudi è quello che ha un motore molto potente che va al di la dei 600 watt e che ha delle lame sovrapposte ed almeno presenti in numero di 4-6. Le lame lunghe e orientate con la punta verso l’alto sono poi le migliori in fatto di rottura delle fibre più dure dei vegetali, anche quelli più duri. Il frullatore in questione è quindi adatto a chi desidera il massimo della consistenza liscia e spumosa e non sopporta trovare grumi e residui all’interno della conserva o della vellutata.
Un suggerimento importante su come trattare il nostro frullatore
Per prima cosa sappiate che i frullatori non sono indistruttibili ma la differenza sulla durata del frullatore la fa comunque il modo in cui tratterete il vostro elettrodomestico. Anche il migliore frullatore ha bisogno di essere rispettato e non sfruttato oltre limite per poter dare il massimo risultato. Alcuni cibi possono essere inseriti direttamente nel frullatore, mentre altri comunque necessitano di un ammorbidimento.
Sebbene il cibo crudo non sia un elemento che il frullatore potente teme, i fagioli al naturale o i ceci dovrebbero essere quanto meno un po’ ammorbiditi seppure non vogliamo cuocerli occorre comunque utilizzare buon senso e differenziare i cibi crudi da quelli che hanno una durezza tale da poter essere comunque un rischio. Le mandorle per esempio, sebbene parecchio dure, possono essere masticate e quindi anche inserite nel frullatore. Lasciatevi guidare dalla vostra testa e dal vostro istinto e comunque mano a mano che utilizzerete il frullatore imparerete ad usarlo al meglio.
Inoltre ingredienti quali mandorle, anacardi pomodori secchi reidratati, noci del Brasile e legumi idratati prima di essere frullati acquisiscono un sapore del tutto diverso e molto più gustoso e buono rispetto a qualsiasi altro alimento che viene comunque cucinato in maniera un po’ forzata.
Se necessario tagliate gli alimenti crudi o cotti per facilitarne la lavorazione
Potrebbe essere ancora più vantaggioso e utile tagliare e sminuzzare un pochino gli alimenti prima di metterli direttamente nel frullatore: se ad esempio troviamo alimenti molto fibrosi e duri possiamo almeno sminuzzarli un pochino se proprio non vogliamo cuocerli e quindi perdere gli effetti benefici e le proprietà. E’ il caso ad esempio delle carote oppure del sedano. In questo modo otterremo più facilmente una consistenza più liscia e possiamo quindi ridurre i tempi di lavoro senza rischiare di doverci fermare e tagliare i pezzetti che risalgono a galla con le forbici.
Moderare la velocità in base alla consistenza degli alimenti
Iniziare subito a frullare a velocità elevate in realtà non è più utile e non vi farà guadagnare né tempo né un composto migliore. Per un buon composto occorre sempre moderare la velocità e far si che ogni ingrediente sia rispettato per la velocità e quindi la potenza delle lame di cui necessita. Se andiamo oltre la velocità delle lame che occorre realmente rischieremmo di ottenere un composto troppo liquido oppure di rovinare del tutto la formulazione dell’alimento spezzando le catene amminoacidiche. In base al tipo di frutta ancora, bisogna moderare la velocità e lo si può fare anche seguendo semplicemente il buon senso: una banana verrà frullata molto più velocemente rispetto ad una pera e quindi occorrerà una velocità leggermente inferiore. I ceci invece sono sicuramente più duri, come anche il sedano e avranno bisogno di una potenza maggiore rispetto alle lenticchie oppure ai fagioli precotti o agli spinaci già cotti.
Inserire cibi caldi ma non troppo: il suggerimento più importante
Se dovete frullare alimenti appena cotti e quindi caldi, è consigliabile aspettare un po’ che prima i raffreddino poiché il rischio è quello di ustionarvi con qualche schizzo di composto oppure semplicemente di portare la caraffa a temperature elevate al punto da non riuscire a toccare questa con le mani facilmente.
In genere i frullatori portano al di sopra del coperchio un tappo per proteggerci dagli schizzi di alimenti eventuali ma pochi elettrodomestici di questo tipo hanno invece dalla loro parte il vantaggio di utilizzare plastiche o vetri o ancora metalli in grado di non assorbire calore. In ogni caso il metallo buono di qualità e che prevede un certo investimento può aiutarvi a contenere il calore, ma in genere vi suggeriamo di aspettare qualche minuto prima di introdurre nella caraffa gli ingredienti caldi. Anche la velocità andrebbe modulata e se gli alimenti sono caldi e cotti non occorre esagerare con la velocità dal momento che si presuppone siano alimenti anche morbidi.