Che siate alla ricerca di un buon frullatore per tritare la frutta secca, o che possediate già a casa un blender, troverete qui i consigli utili per scegliere quello giusto o per imparare ad usare al meglio il vostro.
Stiate sicuri che il vostro corpo ve ne sarà grato.
Cos’è la frutta secca
Prima di iniziare, bisogna capire verso che tipo di ingrediente stiamo andando incontro.
Per chi si sta per approcciare a questo tipo di alimento e non fosse a conoscenza dei suoi benefici, è bene sapere delle numerose capacità benefiche per poterlo sfruttare a fondo.
Per frutta secca si intende la frutta in guscio tipo mandorle, noci, nocciole, ma anche a semi o bacche.
- Lipidica —> povera di zuccheri ma piena di grassi e comprende noci, mandorle, pinoli, pistacchi;
- Glucidica —> contiene, al contrario, molti zuccheri ma pochi grassi e comprende frutta essiccata come banane, mele e cocco, e frutta disidratata, come albicocche, prugne, zenzero e bacche di goji.
Cosa contengono
La frutta secca contiene la maggior parte dei nutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno. Dai sali minerali, utili per una giusta idratazione e per il buon funzionamento del sistema muscolare e nervoso. Alle vitamine di tipo B, per l’efficienza del metabolismo, e di tipo E, che hanno un’azione antiossidante e protettiva dell’organismo.
Infine, alle fibre, che favoriscono il transito intestinale.
Quali frullatori poter usare
Innanzitutto, bisogna essere chiari. Partiamo già col dire che, i frullatori meno adatti per lavorare la frutta secca sono i blender classici. Le loro lavorazioni migliori, infatti, le ottengono con ingredienti semi-liquidi.
Da questo ne dedurremo che i frullatori più adatti sono:
- Frullatori a immersione;
- Mixer tritatutto.
Frullatori a immersione
I frullatori di questo tipo risultano essere molto più adatti per questo tipo di funzione piuttosto che in quelle preparazioni di creme e zuppe dov’è necessario che entri meno aria possibile.
In questo caso, poco importa dell’aria perché, ad essere frullata, è della frutta secca che ha solo bisogno di essere spezzettata o polverizzata.
Come funziona
La lavorazione di frutta secca è tra le più facili che ci siano. Basta versarla nel bicchiere che esce in dotazione con il frullatore a immersione, e avviare la tritatura. È necessaria una potenza superiore ai 700 Watt e avviare una delle velocità previste dal dispositivo. In alcuni casi si può attivare anche il turbo per una tritatura facile e veloce.
Mixer tritatutto
Questo, forse, è il più adatto tra tutti per questa specifica funzione. Il mixer, infatti, viene scelto per chi predilige la preparazione di verdure tritate tipo soffritti, ghiaccio tritato per i cocktail e chicchi di caffè e frutta secca in polvere o crema.
Come funziona
Il mixer ha una caraffa alla base in plastica o vetro, e sopra il corpo macchina con il motore. Basta schiacciare sul coperchio per avviare la tritatura. È consigliabile schiacciare a intermittenza, facendo una pausa ogni 2 minuti, così da non surriscaldare il motore. Una volta avviato, basta una potenza di 300 Watt per frullare bene e solo 2 lame in acciaio inox. Il segreto è frullare bene e per un tempo che varia tra i 10 e i 20 minuti.
Per capire quando la vostra crema sarà pronta, dopo 2 minuti dovrebbe diventare farina; dopo 6-8 minuti, sarà più una pasta compatta grazie agli oli contenuti nella frutta o nei semi che, via via, renderà il composto più spalmabile e cremoso.
Idee simpatiche per ricette gustose
Una volta compreso quale dispositivo usare e qual è il funzionamento, possiamo passare all’azione. La frutta secca è un ingrediente molto versatile che si presta a svariate ricette gustose, da conservare o regalare.
I nostri preparati si possono consumare in due differenti versioni:
In versione dolce
- nell’aromatizzazione di yogurt, frullati e macedonie;
- da spalmare su pane, crostini, cracker, o gallette, come la crema di mandorle e nocciole alle spezie;
- al posto del burro per preparare frolle e dolci;
- come farcitura per brioches, crostate, biscotti, pancakes, tipo la crema di pistacchi o di arachidi;
- come ingrediente base di barrette o snack.
In versione salata
- come topping per insalate e verdure, optando per una crema di anacardi;
- per mantecare risotti o altri cereali, tipo usando la crema di mandorle;
- per arricchire zuppe e creme di verdure;
- nella preparazione di pesti e salse, come la crema di noci e quella di pistacchio.
Come conservare le creme
Una volta preparate le vostre creme, potreste anche decidere di conservarle in dispensa o, addirittura, di regalarle.
Le uniche indicazioni da seguire, e da riferire, sono di mettere i barattolini in frigo, e di cacciarli 10-15 minuti prima dell’utilizzo mescolando le creme per bene.